Quando a Parma si parla della Duchessa, non si può non riferirsi a Maria Luigia, donna del XX assai amata dai parmigiani che trasformò profondamente la città dal punto di vista architettonico, artistico e infrastrutturale. Tuttavia, oggi noi vi parliamo di un’altra Duchessa, cioè di una nota ricetta tradizionale del territorio. Si tratta di una delle torte più amate dai parmigiani, la cui storia è ancora poco chiara, anche se è stata sicuramente creata in onore di Maria Luigia: che sia stata ideata dal suo pasticcere di corte, che fosse il dolce preferito della Duchessa o che le sia stato dedicato a posteriori per accomunare la sua bontà con quella della donna, il suo aspetto elegante continua a conquistare tantissimi palati. Si tratta di un dolce ricco e leggermente alcolico che è presente in tutte le pasticcerie del territorio che propongono dolci tradizionali, spesso anche in versione mignon. Gli ingredienti principali sono nocciole, cioccolato, zabaione, e ciliegie candite. Fun fact: a Parma potete trovare una terza Duchessa, cioè un secondo piatto a base di carne che viene anche chiamato Rosa di Parma e di cui vi parleremo prossimamente. 

Il Bargnolino è un liquore tipico della provincia di Parma e Piacenza che viene servito come digestivo al termine dei pasti, possibilmente con un cubetto di ghiaccio. Pochi sono gli ingredienti necessari per produrre un ottimo Bargnolino fatto in casa: bacche di prugnolo, scorza di limone, chiodi di garofano, cannella, alcool, acqua e zucchero. Il prugnolo selvatico, detto anche pruno spino, è un arbusto tipico dell’appennino tosco-emiliano e le sue bacche, in dialetto “bargnò”, si raccolgono in ottobre. Tra i luoghi in cui si possono trovare questi arbusti, Borgotaro è forse il più famoso. Il liquore, che in dialetto prende il nome di “Bargnolén”, viene commercializzato da diverse aziende locali ma molte continuano ad essere le famiglie che lo preparano ancora in casa seguendo le ricette tramandate di generazione in generazione. I frutti del prugnolo vantano proprietà antibatteriche e si rivelano per questo utili in caso di infezioni di vario tipo. Inoltre, uno studio recente afferma che le sue bacche sembrerebbero svolgere, in concomitanza con altre sostanze, un’importante attività anti-tumorale.