Cos’è che non manca mai nelle sagre e nei ristoranti più autentici di Parma? La Torta fritta, senza dubbio. Si tratta di una ricetta semplice, composta principalmente da acqua e farina, tirata sottile e fritta nello strutto bollente. Il risultato è una pasta di pane croccante e friabile da gustare con un piatto di salumi e un bicchiere di Lambrusco. La ricetta della Torta Fritta si tramanda di generazioni in generazioni e, insieme agli anolini, è la protagonista indiscussa dei pranzi domenicali. Chi non è di Parma si chiederà: è la stessa cosa dello Gnocco fritto? Le origini sono le stesse, associate ai Longobardi che, dopo la caduta dell’Impero Romano, conquistarono le terre emiliane e ne diffusero il consumo. Tuttavia si chiama Torta fritta solo a Parma perché le prime volte che in queste zone si assaggiava questo prodotto, prima di servirlo in tavola veniva spolverato di zucchero a velo e mangiato a fine pasto, come dolce (da qui “torta”). Con il tempo si scoprì che poteva essere degustato con salumi e formaggi: un dolce-salato capace di sposare, quindi, i prodotti del territorio. Ed è così che tutti i parmigiani oggi la chiamano Torta fritta, anche se ormai l’abitudine di mangiarla come dolce è andata persa.